Kevin Dewald è un imprenditore tecnologico argentino con una carriera nel campo dell’interazione uomo-computer e dell’Internet degli oggetti.
Il suo background accademico è in Ingegneria Elettronica e Direzione Strategica e Tecnologica. Alcune delle sue esperienze passate includono la co-fondazione di Nerve Wearables, una startup con la missione di consentire alle persone di comunicare con la tecnologia utilizzando i gesti, e Spectro, una società che fornisce analisi degli spazi fisici ai rivenditori fisici.
Attualmente Kevin collabora come Global Entrepreneur in Residence presso il Venture Development Center dell’Università del Massachusetts, Boston, dove offre tutoraggio e guida per altri imprenditori. Fornisce inoltre consulenza aziendale e di prodotto per aiutare le startup tecnologiche con la loro strategia di go-to-market.
Come descriveresti l’evoluzione del dominio dell’interfaccia uomo-computer negli ultimi anni?
Ho avuto il grande piacere di far parte della ricerca e sviluppo di dispositivi indossabili quando l’industria non aveva ancora raggiunto il suo primo picco di popolarità.
Prima che i grandi marchi cogliessero l’occasione, abbiamo visto molte aziende e progetti prendere vita ed esplorare un’intera gamma di concetti per una più stretta integrazione di noi stessi con il mondo digitale.
Era anche un momento in cui la tecnologia aveva appena raggiunto un punto in cui queste soluzioni potevano effettivamente essere prototipate su larga scala, il che combinato con un afflusso di denaro da parte di investitori entusiasti e campagne di crowdfunding faceva sembrare che una rivoluzione fosse proprio dietro l’angolo.